Fisarmonica

Fabbrica Fisarmoniche S.A.L.A.S.

Descrizione

Autore: Fabbrica Fisarmoniche S.A.L.A.S.

Ambito culturale: ambito stradellino, Lombardia

Cronologia: 1950

Categoria: attività ludico-ricreative

Tipologia: fisarmonica

Materia e tecnica: legno (taglio, piallatura, incollatura); metallo (modellatura a stampo, modellatura a mano); cartone (modellatura a mano, incollatura, pieghettatura); cuoio (taglio, cucitura a mano); celluloide (modellatura a mano, incollatura, lucidatura)

Misure: 360 mm x 230 mm x 450 mm

Descrizione: Fisarmonica cromatica a bottoni, modello Super Salas. 87 bottoni disposti su 5 file, voci in IV e 7 registri al canto; 120 bottoni disposti su 6 file, 2 registri, voci in V, meccanica Stradella ai bassi. La di valvola sfiato è sul coperchio della cassa dei bassi. Mantice in cartone a 15 pieghe, provvisto di paraspigoli metallici. Casse rivestite in celluloide bianca, mentre la piastra che ospita i bottoni del canto è in celluliode madreperlata bianca. Bottoni a pistone rientrante; quelli del canto in celluloide madreperlata, mentre quelli dei bassi sono di plastica bianca. Il coprivalvole è in celluloide stampata, decorato con forme geometriche sottolineate da inserti metallici. Sulla cassa del canto sono fissate 2 targhette che riportano il modello e il luogo di fabbricazione. Il manale e il serramantice sono in pelle nera; manca la tracolla, ma sono presenti gli anelli metallici ai quali era fissata. Lo strumento è dotato di 4 piedini d'appoggio in plastica bianca.

Notizie storico-critiche: La ditta "S.A.L.A.S. di Barozzi Dante" viene fondata nel 1948. Il titolare Barozzi, di professione incisore alla Ditta Rogledi, inizia così la sua attività, dopo aver rilevato la S.A.L.A.S. di Pasquini, che continua a rappresentare la ditta presso gli abituali clienti. I soci fondatori sono tre: Barozzi Dante, Ferrari Cesare e Viglini Angelo. Conserverà sempre le dimensioni di bottega artigianale con pochi dipendenti. Chiude nel 1982.

Collocazione

Stradella (PV), Civico Museo della Fisarmonica "Mariano Dallapè"