Fisarmonica

Fabbrica Fisarmoniche Tondi Enzo

Fisarmonica

Descrizione

Autore: Fabbrica Fisarmoniche Tondi Enzo

Ambito culturale: ambito stradellino, Lombardia

Cronologia: 1960

Categoria: attività ludico-ricreative

Tipologia: fisarmonica

Materia e tecnica: legno (taglio, piallatura, incollatura); metallo (modellatura a stampo, modellatura a mano); cartone (modellatura a mano, incollatura, pieghettatura); cuoio (taglio, cucitura a mano); celluloide (modellatura a mano, incollatura, lucidatura)

Misure: 390 mm x 200 mm x 510 mm

Descrizione: Fisarmonica cromatica a piano modello Ritmo. 41 tasti, voci in III e 8 registri al canto; 120 bottoni disposti su 6 file, 1 registro, voci in V, meccanica Stradella ai bassi. Mantice in cartone a 15 pieghe, paraspigoli metallici a forma di mezzaluna. Casse rivestite in celluloide nera, portabassi in plastica bianca.
I tasti sono di legno rivestito in plastica bianca, mentre i tasti dei diesis sono di legno rivestito in plastica nera. Bottoni dei bassi di plastica nera. Sul coprivalvole, di alluminio stampato, è fissata la targhetta con il nome della ditta produttrice. Sulla parte frontale della cassa dei bassi, sulla barra metallica del registro, è inciso il nome del modello. Manale e serramantice in cuoio nero, tracolle imbottite.
Lo strumento è dotato di 4 piedini d'appoggio in plastica nera.

Notizie storico-critiche: Tondi Enzo inizia la sua attività come falegname. Lavora presso la "A.R.S. - Artigiani Riuniti Stradella". La A.R.S. viene fondata nel 1943 da quattro soci (Piccolini Mario, Piccolini Italo, Giustini Gino, Bellinzona Enrico). I soci fondatori apprendono il mestiere presso le storiche fabbriche stradelline. La ditta chiude nel 1958 quando la crisi ha ormai investito tutto il settore. La ditta viene rilevata da Tondi Enzo.

Collocazione

Stradella (PV), Civico Museo della Fisarmonica "Mariano Dallapè"

Credits

Compilazione: Piria, Elisa (2005)

Aggiornamento: Lavagnino, Agostina (2008)

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).