Fisarmonica
Fabbrica Armoniche Dallapè Mariano & Figlio
Descrizione
Autore: Fabbrica Armoniche Dallapè Mariano & Figlio
Ambito culturale: ambito stradellino, Lombardia
Cronologia: 1900
Categoria: attività ludico-ricreative
Tipologia: fisarmonica
Materia e tecnica: legno (taglio, piallatura, incollatura); metallo (modellatura a stampo, modellatura a mano); cartone (modellatura a mano, incollatura, pieghettatura); cuoio (taglio, cucitura a mano)
Misure: 390 mm x 225 mm x 395 mm
Descrizione: Fisarmonica cromatica a bottoni. 56 bottoni disposti su 4 file, voci in 3ª con cassotto, 2 registri al canto. 112 bottoni disposti su 7 file, voci in 3ª, 1 registro, meccanica Stradella ai bassi. Casse in legno a vista, decorate con intarsi in madreperla ai bordi e nei lati, rinforzate con angolari in metallo. Frontalmente sulla cassa del canto vi è il nome della ditta intarsiato in madreperla, al centro la tipica cetra. Bottoni in madreperla al canto, a pistone rientrante, in plastica ai bassi. Tastiera del canto e portabassi (rientrante) rivestiti in metallo. Registri del canto a leva in metallo sul retro della tastiera, quello dei bassi si trova sul lato della cassa dove è collocata anche la valvola di sfiato in metallo. Mantice in cartone a 17 pieghe, tela nera cerata all'esterno, stoffa colorata all'interno, paraspigoli in metallo. Coprivalvole in metallo riccamente traforato con soggetti fito/zoo/antropomorfi e cetra al centro. Piedini in metallo e serramantice in cuoio.
Notizie storico-critiche: Nel 1871 viene realizzato da Mariano Dallapè il primo prototipo di fisarmonica. Nel 1876 viene fondata la "Fabbrica Armoniche Dallapè Mariano & Figlio" e inizia a Stradella la produzione in serie dello strumento musicale. La prima bottega artigiana occupa già 42 operai nel 1898 e raggiunge un massimo di 300 dipendenti negli anni Venti del Novecento. Nel 1928, alla morte di Mariano, subentra alla direzione il cugino e nipote Giuseppe Dallapè. Nel 1969 subentrano i figli Mariano, Fabio e Amleto Dallapè, titolari della ditta tuttora in attività. La ditta artigiana ha introdotto fondamentali innovazioni: nel 1890 il sistema diatonico viene trasformato in sistema unitonico; nasce la cosiddetta "meccanica Stradella", in seguito universalmente adottata. Nel 1942 viene brevettato il meccanismo denominato "convertor", che applicato alla meccanica dei bassi consentirà l'uso di un doppio sistema: oltre ai normali "bassi Stradella" il musicista potrà convertire la tastiera in "bassi sciolti".
Collocazione
Stradella (PV), Civico Museo della Fisarmonica "Mariano Dallapè"
Credits
Compilazione: Apolito, Fabia (2005)
Aggiornamento: Lavagnino, Agostina (2008)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/beni-etnoantropologici/schede/MF020-00061/
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