Pannello decorativo
Fabbrica Armoniche Dallapè Mariano & Figlio
Descrizione
Autore: Fabbrica Armoniche Dallapè Mariano & Figlio
Ambito culturale: ambito stradellino, Lombardia
Cronologia: 1920/1925
Categoria: attività ludico-ricreative
Tipologia: pannello decorativo
Materia e tecnica: celluloide (modellatura a mano, intarsio); madreperla (modellatura a mano, intarsio)
Misure: 19.2 cm x 7.9 cm
Descrizione: Pannello in celluloide bianca di forma rettangolare decorato con intarsi in madreperla a motivi fitomorfi. Le decorazioni sono realizzate a partire da modelli in carta: il disegno finale è realizzato su un foglio che poi viene incollato alla struttura della dima. La dima viene traforata seguendo la guida dello schizzo cartaceo e serve a sua volta da guida nelle operazioni di traforo, intaglio o incisione della parte frontale e laterale delle casse armoniche della fisarmonica.
Notizie storico-critiche: Nel 1871 viene realizzato da Mariano Dallapè il primo prototipo di fisarmonica. Nel 1876 viene fondata la "Fabbrica Armoniche Dallapè Mariano & Figlio" e inizia a Stradella la produzione in serie dello strumento musicale. La prima bottega artigiana occupa già 42 operai nel 1898 e raggiunge un massimo di 300 dipendenti negli anni Venti del Novecento. Nel 1928, alla morte di Mariano, subentra alla direzione il cugino e nipote Giuseppe Dallapè. Nel 1969 subentrano i figli Mariano, Fabio e Amleto Dallapè, titolari della ditta tuttora in attività. La ditta artigiana ha introdotto fondamentali innovazioni: nel 1890 il sistema diatonico viene trasformato in sistema unitonico; nasce la cosiddetta "meccanica Stradella", in seguito universalmente adottata. Nel 1942 viene brevettato il meccanismo denominato "convertor", che applicato alla meccanica dei bassi consentirà l'uso di un doppio sistema: oltre ai normali "bassi Stradella" il musicista potrà convertire la tastiera in "bassi sciolti".
Collocazione
Stradella (PV), Civico Museo della Fisarmonica "Mariano Dallapè"
Credits
Compilazione: Apolito, Fabia (2006)
Aggiornamento: Lavagnino, Agostina (2008)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/beni-etnoantropologici/schede/MF020-00213/
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