Fiore
Parisi Enzo
Descrizione
Autore: Parisi Enzo
Ambito culturale: ambito stradellino, Lombardia
Cronologia: sec. XX
Categoria: attività artigianali
Tipologia: dima
Materia e tecnica: celluloide (modellatura a stampo)
Misure: 4 cm x 2 cm
Descrizione: Dima in celluloide nera, blu e oro, a forma di fiore, decorata e impreziosita con brillantini incastonati. La parte posteriore è nera ed è forata in corrispondenza dei brillantini. Le dime fungevano da modello per la realizzazione di oggetti identici: la scelta del materiale e la cura nei particolari lasciano presumere il possibile utilizzo anche come ornamento di strumenti commerciali.
Notizie storico-critiche: Parisi Enzo, nato nel 1915. Incisore presso la "Società Anonima Cooperativa di Produzione e Lavoro L'Armonica" dal 1930-1975 e socio della Cooperativa. La "Società Anonima Cooperativa di Produzione e Lavoro L'Armonica" viene fondata nel 1912 da cinque soci usciti dalla fabbrica Dallapè (Parisi Umberto, Bardoneschi Enrico, Piaggi Angelo, Ponti Luigi, Cassinelli Ettore), e diventa la seconda grande fabbrica per numero di addetti. Registra più di 100 addetti nel periodo florido degli anni Venti del Novecento, e il massimo storico di 130 operai nel 1940. I lavoranti sono quasi tutti soci, che si alternano nella conduzione dell'azienda. Chiude nel 1975 per raggiunti limiti di età dei soci, ai quali non si sono succeduti ricambi. Rappresenta inoltre l'unica esperienza a Stradella di lavoratori-dirigenti. Parisi Enzo continua la sua attività dopo la chiusura della ditta. Muore nel 2001.
Collocazione
Stradella (PV), Civico Museo della Fisarmonica "Mariano Dallapè"
Credits
Compilazione: Gianotti, Marta (2005)
Aggiornamento: Lavagnino, Agostina (2008)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/beni-etnoantropologici/schede/MF040-00268/
NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).