Uomo selvatico
ambito Italia settentrionale
Descrizione
Ambito culturale: ambito Italia settentrionale
Cronologia: sec. XIX seconda metà
Categoria: attività ludico-ricreative
Tipologia: marionetta
Materia e tecnica: capelli; pelo (incollatura); tela (cucitura a mano, pittura a crudo, inchiodatura); legno (intaglio, pittura a crudo); cartapesta (modellatura a mano, pittura a crudo, inchiodatura); pelle (cucitura a mano); ferro
Misure: 88 cm
Descrizione: Figura maschile polimaterica vestita. Testa in cartapesta ricoperta sul davanti da una maschera pure in cartapesta fissata con chiodi. Parrucca di capelli veri. Barba e baffi di peli umani fissati con colla. Le braccia sono salsicciotti di tela imbottiti ed inchiodati alle spalle e ai polsi. Le gambe ed i piedi sono in legno, rivestiti di tela grezza. Indossa un costume in pelle animale ed in tela. Le mani sono di legno, la destra impugna una clava in legno fissata con fil di ferro. Un gancio infisso alla sommità del capo ed un'asola appositamente praticata nella parrucca indicano che la marionetta era azionata con movimento a ferro. Il corpo è in legno rivestito di tela grezza. Gli snodi sono al collo, alle anche ed alle ginocchia. I palmi di entrambe alle mani hanno un foro al centro per l'aggancio dei fili. La clava può essere azionata da un filo annodato ad un chiodo infisso all'estremità maggiore.
Notizie storico-critiche: L'iconografia del personaggio si ispira all'antica maschera del selvaggio peloso e con clava, già raffigurato in un celebre disegno di Giovannino de' Grassi (secolo XIV), ricorrente poi nelle rappresentazioni della leggenda di Valentino ed Orsone. La marionetta, utilizzata nello spettacolo "Guerrino detto il Meschino", ispirato all'omonimo romanzo cavalleresco di Andrea da Barberino, impersona il gigante Macus, scoperto in una foresta ed ucciso da un colpo di lancia dal protagonista. Fonti di documentazione: 1/2.
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/beni-etnoantropologici/schede/MN150-00041/
NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).