Trench impermeabile
Roberta di Camerino
Descrizione
Autore: Roberta di Camerino (1920-2010)
Cronologia: 1977
Tipologia: trench impermeabile
Materia e tecnica: cotone e resina poliuretana, bottoni gioiello loggati (filatura, intreccio, cucitura)
Misure: 80 cm x 104 cm
Descrizione: Trench impermeabile in cotone e resina poliuretana a fantasia romboidale nei toni del marrone e del panna. Chiusura anteriore doppio petto con bottoni gioiello loggati ("R"), collo con risvolti a lancia, due tasche nella parte anteriore, spalla doppia fissata, due cinturini che partano dal collo e terminano sulle spalle, cinturini ai polsi, tutti gli elementi sono fissati con bottoni gioiello.
Notizie storico-critiche: Dizionario della moda 2004 a cura di Guido Vergani
Baldini Castoldi Dalai Editore p. 1023
"Roberta di Camerino. Marchio della stilisti italiana Giuliana Coen Camerino (1920) che ha unito al nome di famiglia quello della figlia Roberta per firmare le borse in velluto a zone verdi, rosse e blu, ricamate in oro e a stemmi, ideate durante l'obbligato soggiorno in Svizzera per sfuggire alle leggi razziali. Quelle borse piacquero alla gran moda internazionale che, nell'immediato dopo guerra, era tornato a Venezia, città natale di Giuliana. Ben prima che esplodesse, innescata dalle sfilate fiorentine, la bomba del made in Italy, la stilista, come Emilio Pucci, era vincente negli Usa. Scrive di lei la giornalista di moda Elsa Robiola: conoscevo la sua storia. La ricca e felice giovinezza a Venezia; la fuga con il marito dalle retate naziste, lei travestita da suora con il figlio appena nato in braccio, lui travestito da prete e la morte alle calcagna; la prima borsetta per sé a secchiello, disfando una vecchia borsa; il "me la farebbe anche a me?" di una signora di Lugano; il ritorno a casa e il varo della Roberta di Camerino, appoggiandosi allo straordinario artigianato di Venezia soprattutto delle gondole: per le chiusure e le borchie, gli specialisti degli ottoni; per i velluti, i maestri del disegno a scavo del tessuto. Giuliana divenne "la dogaressa". Nel '56 la premiarono con l'Oscar della Moda. invitata ne Gennaio '72 alla terza edizione delle sfilate di Firenze, come firma della moda boutique, la stilista allargò la sua creatività al guardaroba, come una ricerca di vivacità e semplicità in abiti dalle forme lineari, adatti al viaggio, leggeri in valigia. Nell' '83 viene siglato un importante accordo con Mitsubishi Corporation: nasce la Roberta di Camerino Far East e si consolida sul mercato nipponico. Il 1995 vede il rilancio sul mercato italiano con importanti accordi di licenza".
Collocazione
Mazzano (BS), Museo della Moda e del Costume
Credits
Compilazione: Simonetto, Roberta (2013)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/beni-etnoantropologici/schede/MZ020-00182/
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