Sedia-deschetto da calzolaio portatile

Sedia-deschetto da calzolaio portatile

Descrizione

Ambito culturale: ; Italia, Lombardia

Cronologia: sec. XIX

Categoria: attività artigianali

Tipologia: sedia-deschetto da calzolaio portatile

Materia e tecnica: legno (sagomatura); ferro (battitura); cuoio (cucitura)

Misure: 41 cm x 42 cm x 76 cm

Descrizione: Piccolo mobiletto da lavoro a forma di sedia, nello spazio sotto la seduta sono ricavati due scomparti per la raccolta degli attrezzi del calzolaio ambulante. Quello superiore si apre sollevando il coperchio a ribalta incernierato che funge anche da seduta, quello inferiore è invece costituito da un grosso cassetto sfilabile dalla parte anteriore. Nella parte posteriore della "sedia" sono fissati due spallacci di cuoio e un'imbottituta realizzata con lo stesso materiale che servivano per il trasporto a spalla del mobile.

Notizie storico-critiche: I mestieri del ciabattino e del calzolaio erano molto diffusi tra le comunità della Valfurva, specialmente nella forma ambulante a partire dal '500. Il mestiere era esercitato stagionalmente, a partire dall'autunno, quando i lavori agricoli richiedevano meno braccia, quindi il capofamiglia e i figli maggiori più grandi e con la "minéla" sulle spalle partivano per lunghi itinerari fermandosi via via nei paesi dove era richiesta la loro opera. Dalla Valfurva i percorsi più battuti toccavano la bassa Valtellina, la Valcamonica, il Bergamasco, il Canton Ticino e il Canton Grigioni, i lavoratori rientravano in Valfurva con la ripresa dei lavori nei campi. Anche se il lavoro itinerante non permetteva grosse entrate economiche, il fatto di avere meno bocche da sfamare a casa costituiva un importante integrazione al bilancio famigliare.
Gli artigiani della Valfurva, per volontà di contrapporsi e distinguersi dai forestieri, e per esigenza di coesione tra la categoria, elaborarono un singolare gergo, "al plat di sóbar", che permetteva loro di comunicare senza essere compresi da chi non apparteneva alla loro cerchia. Questo particolare linguaggio, composto da molte voci romance, tedesche e intercalari dialettali, è ormai quasi scomparso anche in contada Madonna dei Monti dove era assai diffuso.

Collocazione

Valfurva (SO), Museo Vallivo Valfurva "Mario Testorelli"

Credits

Compilazione: Bonetti, Luca (2014)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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