Tavola a graticcio
ambito alto-brianzolo
Descrizione
Ambito culturale: ambito alto-brianzolo, Lombardia
Cronologia: sec. XX inizio
Categoria: attività agro-silvo-pastorali
Tipologia: tavola a graticcio
Materia e tecnica: legno (taglio, levigatura, inchiodatura, commettitura); canne palustri (taglio, essiccazione, inchiodatura)
Misure: 84 cm. x 399,50 cm. x 12 cm.
Descrizione: Il telaio della tavola, di forma rettangolare, è composto da due assi in cui sono inserite perpendicolarmente alcune traversine di legno. A queste ultime sono assicurate mediante inchiodatura numerose e sottili canne palustri, disposte nel senso della lunghezza della tavola
Notizie storico-critiche: Nella Guida del Museo Etnografico dell'Alta Brianza (2003) si legge che le impalcature delle tavole a graticcio su cui si alimentavano i bachi da seta con le foglie di gelso erano solitamente collocate in cucina oppure in altre stanze della casa colonica dotate di camino, poiché la temperatura necessaria alla crescita dei bachi era di circa 23 gradi.
L'informatore Romeo Riva (2024) racconta che erano le donne a occuparsi dell'allevamento dei bachi da seta. Poiché le foglie di gelso andavano somministrate ai bachi fresche e asciutte, quando pioveva i rami venivano tagliati e messi a essiccare sotto il portico o nella stalla della cascina.
Fonti di documentazione: 2/ 3
Collocazione
Galbiate (LC), Museo Etnografico dell'Alta Brianza - MEAB
Credits
Compilazione: Capra, Michela (2024)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/beni-etnoantropologici/schede/SWDO1-00003/
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