Potatoio

Potatoio

Descrizione

Ambito culturale: ambito alto-brianzolo, Lombardia

Cronologia: sec. XX prima metàsec. XX prima metà

Categoria: attività agro-silvo-pastorali

Tipologia: potatoio

Materia e tecnica: ferro (riscaldamento, forgiatura, molatura, brunitura, ribattitura); legno (taglio, intaglio, levigatura, foratura)

Misure: 5,3 cm. x 16,2 cm.

Descrizione: Coltello a serramanico, formato da una breve lama metallica ricurva terminante a punta, affilata dal lato concavo e munita di impugnatura in legno, fissata sul codolo mediante ribattitura

Notizie storico-critiche: A. De Battista (2000, p. 225) informa che per legare i tralci della vite (#fa sö la viit#) il contadino aveva a disposizione i lunghi mesi tra la fine dell'autunno fino all'inizio della primavera; durante questo periodo, poteva scegliere il momento giudicato più opportuno a seconda delle abitudini locali e delle convinzioni individuali, evitando però sempre il secco e il gelo. Prima di procedere alla legatura dei tralci, controllava tutti i pali e paletti, rinsaldava quelli poco stabili, sostituiva quelli ormai marciti o diventati troppo corti e ne aggiungeva di nuovi. Per legare i tralci ai pali e ai fili si usavano i polloni di salice (#sàles#). Raccolti in piccoli mazzi, venivano portati dal contadino infilati orizzontalmente alla cintola dei pantaloni.
G.B. Muzzi (2003, p. 23) riferisce che un simile coltellino a scatto era sempre nella tasca dei pantaloni dei contadini oppure infilato nel taschino del gilet.
Fonti di documentazione: 3

Collocazione

Galbiate (LC), Museo Etnografico dell'Alta Brianza - MEAB

Credits

Compilazione: Capra, Michela (2024)

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