Tagliafieno
Descrizione
Ambito culturale: ambito alto-brianzolo, Lombardia
Cronologia: sec. XX prima metàsec. XX prima metà
Categoria: attività agro-silvo-pastorali
Tipologia: tagliafieno
Materia e tecnica: ferro (riscaldamento, battitura, forgiatura, foratura, ribattitura, tempratura, molatura); legno (taglio, scortecciatura, levigatura, inchiodatura)
Misure: 21,5 cm. x 109 cm.
Descrizione: Attrezzo composto da un breve manico cilindrico in legno e da una parte in ferro. Quest'ultima è costituita da un manico rettangolare, che all'estremità superiore termina con un occhiello in cui è inserito il manico stesso, e da una lama a forma di pala con la parte tagliente a mezzaluna. Una staffa rettangolare è stata fissata perpendicolarmente al centro del manico
Notizie storico-critiche: A. De Battista (2000, pp. 178-179) scrive che il fieno veniva portato in cascina e ammucchiato a formare il #càspi de fée#, chiamato anche #càspiu#: era un mucchio a base rettangolare, che occupava tutta la larghezza della cascina e andava in alto fin quasi al tetto. Il fieno veniva buttato nel fienile con la forca a due o a tre denti. I bambini o altri adulti stavano sul mucchio del fieno a spargerlo uniformemente e a schiacciarlo coi piedi per renderlo compatto. Una volta ammucchiato, doveva fermentare (#el ghéva de bói#); scaldandosi, perdeva l'umidità residua, tanto che si vedeva uscire il vapore e mettendo la mano sopra il fieno rimaneva bagnata. Se in qualche parte era rimasto umido o troppo ammucchiato, la traspirazione veniva ostacolata e la fermentazione non riusciva bene: il fieno diventava polveroso, prendeva un cattivo odore e le bestie lo mangiavano a fatica. Anche per questo motivo i fienili dovevano essere ben areati, in modo di permettere all'aria di entrare e al vapore di uscire. Il fienile si trovava di norma sopra la stalla e spesso una botola consentiva di far cadere il fieno direttamente dove c'erano gli animali.
M. Capra (2013, p. 18) documenta che, dall'apertura ricavata nel fienile, il fieno veniva calato giornalmente nella fienaia della stalla, prelevandolo con la forca a tre rebbi, e distribuito nella mangiatoia.
Fonti di documentazione: 3
Collocazione
Galbiate (LC), Museo Etnografico dell'Alta Brianza - MEAB
Credits
Compilazione: Capra, Michela (2024)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/beni-etnoantropologici/schede/SWDO1-00055/
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