Forca

ambito bergamasco

Forca

Descrizione

Ambito culturale: ambito bergamasco

Cronologia: sec. XIX

Categoria: attività agro-silvo-pastorali

Tipologia: forca

Materia e tecnica: legno di nocciolo e corniolo (taglio, scortecciatura, sagomatura, levigatura, commettitura)

Misure: 33 cm x 173 cm x Ø 2 cm

Descrizione: L'oggetto è composto da una pertica centrale in legno di nocciolo con un'estremità appuntita a formare uno dei denti; lateralmente sono stati aggiunti altri due denti in corniolo a sezione rettangolare, rastremati verso la punta. I tre rebbi sono uniti da quattro pioli trasversali di rinforzo, infissi ad incastro: tre di questi sono a sezione circolare mentre il quarto è una verga a sezione rettangolare.

Notizie storico-critiche: P. Scheuermeier (1980, vol. II, pp. 60-61) informa che, oltre a spargere e rivoltare il fieno, l'oggetto poteva servire anche per altri lavori, come accatastare i mucchi di fieno alti anche diversi metri. I denti in legno potevano avere dei rinforzi in ferro. Nella forca a tre denti, quello centrale era il prolungamento del manico. Le forche in legno venivano usate in zone arretrate e in zone in cui la fienicoltura aveva scarsa importanza, come nelle montagne dell'Italia settentrionale e dell'Italia centrale e meridionale. Negli anni Venti del Novecento, nelle zone più progredite come l'Italia settentrionale la forca in ferro aveva già sostituito quella in legno, di cui talvolta si era persa la memoria.

G.B. Muzzi (2003, p. 62) riferisce che era lo strumento maggiormente utilizzato per i lavori di rimozione, spostamento della paglia, del fieno o dello stallatico. Poteva essere totalmente in legno oppure avere il manico in nocciolo e il tridente in metallo.

Collocazione

Casazza (BG), Museo della Val Cavallina

Credits

Compilazione: Rossi, Chiara (2024)

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