Sgranatrice meccanica
ambito bergamasco
Descrizione
Ambito culturale: ambito bergamasco
Cronologia: sec. XX metà-terzo quarto
Categoria: attività agro-silvo-pastorali
Tipologia: sgranatrice meccanica
Materia e tecnica: legno (taglio, scortecciatura, sagomatura, levigatura, commettitura, ); ferro (fusione, forgiatura, battitura, saldatura, foratura, filettatura, assemblaggio)
Misure: 83 cm x 107 cm x 80 cm
Descrizione: L'oggetto è formato da una cassa lignea parallelepipeda, poggiante su quattro gambe. Lungo uno dei lati minori della cassa è apposto uno scivolo per la fuoriuscita dei chicchi. Al centro del coperchio superiore sono inseriti due imbuti in ferro troncoconici, atti all'inserimento delle pannocchie di mais. All'interno della cassa, l'estremità inferiore dei due imbuti è a contatto con due dischi dentati, che sgranavano le pannocchie; le ruote dentate sono mosse da un robusto volante in ferro, applicato all'esterno di uno dei lati maggiori della cassa e unito con un albero di trasmissione del moto a una manovella che veniva azionata sul lato opposto.
Notizie storico-critiche: G.B. Muzzi (2001, p. 78) ricorda che i metodi e gli strumenti per la sgranatura delle pannocchie erano diversi: se in presenza di poco cereale, come nel caso delle pannocchie spigolate, il lavoro veniva interamente svolto a mano e richiedeva tempo. Nelle grandi aziende agricole, invece, erano usate sgranatrici che funzionavano come la trebbia, separando le brattee dalla pannocchia e i chicchi dai tutoli.
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/beni-etnoantropologici/schede/SWFL1-00039/
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