Correggiato
ambito bergamasco
Descrizione
Ambito culturale: ambito bergamasco
Cronologia: sec. XX
Categoria: attività agro-silvo-pastorali
Tipologia: correggiato
Materia e tecnica: legno (taglio, scortecciatura, sagomatura, piallatura, levigatura, inchiodatura); ferro (fusione, stampo, formatura); cuoio (conciatura, taglio, inchiodatura)
Misure: 145 cm x 4 cm (parte: manico); 71 cm x 7 cm x 3 cm (parte: vetta)
Descrizione: L'oggetto è formato da una lunga pertica sagomata, che termina a un'estremità con una scanalatura, e dalla vetta, ovvero un'asta di legno sagomata, più corta rispetto al manico ma di maggiore larghezza. Le due parti sono collegate da una doppia legatura realizzata con strisce di cuoio in pelle morbida, legate intorno al legno del manico in corrispondenza della scanalatura.
Notizie storico-critiche: P. Scheuermeier (1980, vol. I, pp. 123-128) ricorda che il correggiato era un tempo l'attrezzo più importante e più tipico per il raccolto del grano e per la trebbiatura, che prevedeva il semplice sistema della battitura delle spighe. Si possono distinguere vari tipi di correggiato, secondo il rapporto di lunghezza e spessore tra manico e vetta, o secondo il tipo di giunzione. L'uso del correggiato permane più a lungo nelle zone di montagna molto legate alla tradizione e dove gli appezzamenti sono difficilmente raggiungibili con le macchine trebbiatrici moderne.
G.B. Muzzi (2001, p. 59) scrive che prima dell'uso della trebbiatrice sull'aia cementata il grano era pulito con il correggiato, una lunga pertica cui era legato un pesante mattarello di legno. Prestando una certa attenzione, gli steli con la spiga, stesi per terra, erano battuti da questo arnese. In seguito, con forconi di legno a due o tre rebbi si separava la paglia dal grano.
G.B. Muzzi (2003, p. 74) riporta che il correggiato è una trebbiatrice a mano. Serve a far uscire dalla spiga i grani del cereale. Prima di battere le spighe si lasciano seccare i covoni verticalmente posti al coperto, nel (tabià). Successivamente si battono i covoni su panche coperte da lastre di pietra pietra; in seguito si lavora col correggiato sui covoni slegati.
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/beni-etnoantropologici/schede/SWFL1-00047/
NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).