Giogo doppio per buoi

ambito bergamasco

Giogo doppio per buoi

Descrizione

Ambito culturale: ambito bergamasco

Cronologia: sec. XX

Categoria: attività agro-silvo-pastorali

Tipologia: giogo doppio per buoi

Materia e tecnica: legno (taglio, scortecciatura, levigatura, intaglio, modanatura, foratura); ferro (fusione, forgiatura, battitura, trafilatura, piegatura)

Misure: 125 cm x 12 cm x 6 cm

Descrizione: L'oggetto si compone di una asse in legno, sagomato, per seguire il dorso di una coppia di animali; al centro è fissato un anello triangolare in cui si infilava il timone dell'aratro o del carro da trainare. La testa dei buoi veniva bloccata sul collo da due assicelle lignee, collegate tramite catene agli altri elementi.

Notizie storico-critiche: P. Scheuermeier (1980, vol. II, pp. 155-156) informa che il giogo doppio è molto più frequente del giogo semplice, a cui veniva attaccato un solo animale. La lunghezza e la forma del travone, spesso lavorato artisticamente, variano a seconda dell'uso e della tradizione locale. Nella Pianura Padana, tra le pratiche di attacco tra il giogo ed il timone erano maggiormente usati l'arco o il triangolo in ferro, come nel nostro caso, mentre tra i tipi di attacchi da collo più diffusi vi era l'arco di ferro unito ai legni.

G.B. Muzzi (2001, p.112; 2003, pp. 68-69) riferisce che con questo strumento apparigliavano due buoi per il traino dell'aratro, del carro o di altre macchine agricole. La parte centrale del travone è più massiccia dovendo sostenere, attraverso l'arco di ferro, il timone e lo sforzo del traino; le parti esterne sono leggermente incurvate per aderire alla nuca dei buoi. La conformazione del giogo e la sua collocazione sul corpo degli animali servivano a sfruttare al massimo la loro forza.

Collocazione

Casazza (BG), Museo della Val Cavallina

Credits

Compilazione: Rossi, Chiara (2024)

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