Redabolo
ambito lodigiano
Descrizione
Ambito culturale: ambito lodigiano
Cronologia: XX secolo, prima metà
Categoria: attività agro-silvo-pastorali
Tipologia: redabolo
Materia e tecnica: legno (taglio, piallatura, foratura, incastro)
Misure: 60 cm x 180 cm x 9 cm x 3 cm
Descrizione: Lo spianatoio o redabolo è formato da una corta asse a sezione rettangolare e un lungo manico a sezione circolare. Il manico è innestato nell'asse in maniera ortogonale, tramite in incastro a sezione circolare.
Notizie storico-critiche: L'attrezzo serviva per spargere e raccogliere le granaglie disposte ad essiccare sull'aia; questo specifico esemplare era usato nella lavorazione del riso.
Con il nome di redabolo, l'attrezzo è documentato già nella seconda metà del XVI secolo da Agostino Gallo nella versione finale del suo trattato Le vinti giornate dell'agricoltura. Lo stesso autore tramanda anche l'esistenza di una versione in ferro, impiegato per operazioni sui fondali dei corsi d'acqua.
Altri autori documentano l'uso del redabolo anche per la lavorazione del terreno, verosimilmente con la funzione di spianatoio.
Collocazione
Sant'Angelo Lodigiano (LO), Museo Lombardo di Storia dell'Agricoltura
Credits
Compilazione: Forni, Giulia (1997)
Aggiornamento: Rizzi, Anna Maria (2020)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/beni-etnoantropologici/schede/V0010-00053/
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