Rullo
ambito lodigiano
Descrizione
Ambito culturale: ambito lodigiano
Cronologia: XX secolo, prima metà
Categoria: attività agro-silvo-pastorali
Tipologia: rullo
Materia e tecnica: legno (taglio, sagomatura, piallatura, incastro); ferro (fusione, forgiatura, battitura, foratura)
Misure: 200.00 cm x 40 cm
Descrizione: Il rullo è composto da un cilindro, ricavato da un unico tronco d'albero, incernierato attraverso mozzi metallici ad un telaio di supporto. Il telaio di supporto è composto da due traverse a sezione circolare che si incastrano in due assi laterali conformati a sezione di cerchio. Le due traverse sono mantenute equidistanti da una sovrastruttura lignea inchiodata alle stesse. Su una delle due traverse sono innestati tre anelli che fungono da ganci per consentirne il traino.
Notizie storico-critiche: I rulli venivano usati per spianare e comprimere il terreno, solitamente dopo la semina. In questo modo la superficie del terreno era resa regolare e questo contribuiva ed evitare ristagni d'acqua. L'attrezzo ha origini antichissime, tanto che ne parla Virgilio nelle Georgiche, ma il suo uso ha un netto incremento durante l'epoca medievale. Se ne costruivano in legno, in pietra e in metallo. I rulli in legno erano a trazione animale (equina) e vennero gradualmente abbandonati dalla metà del XX secolo.
Collocazione
Sant'Angelo Lodigiano (LO), Museo Lombardo di Storia dell'Agricoltura
Credits
Compilazione: Forni, Giulia (1997)
Aggiornamento: Rizzi, Anna Maria (2020)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/beni-etnoantropologici/schede/V0010-00100/
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