Soffietto
Descrizione
Cronologia: XX secolo, prima metà
Categoria: attività agro-silvo-pastorale
Tipologia: soffietto
Materia e tecnica: legno (taglio, piallatura, foratura, inchiodatura); pelle (taglio, inchiodatura); rame (fusione, battitura, taglio, saldatura)
Misure: 23 cm x 88 cm x 17 cm
Descrizione: L'attrezzo è composto da due tavolette lignee sagomate a forma ovale, che si fronteggiano e convergono verso un serbatoio metallico e che terminano rastremandosi a formare le impugnature di manovra. Una fettuccia a occhiello è attaccata a una delle impugnature per consentire la chiusura dell'attrezzo. Al centro di una delle due tavolette è praticato un foro circolare per il carico dell'aria, che viene trattenuta dal mantice, formato da una guaina inchiodata alle tavolette stesse. La struttura del soffietto termina a punta all'interno del serbatoio di carico del prodotto in polvere per i trattamenti, che presenta una piccola tramoggia in posizione laterale e un beccuccio terminale.
Notizie storico-critiche: Il soffietto, detto anche solforatrice, veniva usato per aspergere il raccolto con prodotti antiparassitari in polvere, di solito zolfo. L'operazione poteva essere era necessaria sia nel campo che durante la fase di stoccaggio del raccolto nel granaio e serviva ad evitare l'attacco di parassiti e soprattutto di agenti crittogamici.
Collocazione
Sant'Angelo Lodigiano (LO), Museo Lombardo di Storia dell'Agricoltura
Credits
Compilazione: Forni, Giulia (1997)
Aggiornamento: Rizzi, Anna Maria (2020)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/beni-etnoantropologici/schede/V0010-00526/
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