Doppia stiva di aratro simmetrico

alta Val Camonica, bottega di falegname (#marengù#)

Doppia stiva di aratro simmetrico

Descrizione

Ambito culturale: alta Val Camonica, bottega di falegname (#marengù#), Lombardia

Cronologia: sec. XX prima metà

Categoria: attività agro-silvo-pastorali

Tipologia: doppia stiva di aratro simmetrico

Materia e tecnica: legno (taglio, scortecciatura, intaglio, piallatura, inchiodatura); ferro (stampo, filettatura); filo di ferro (stampo)

Misure: 52 cm x 110 cm

Descrizione: Due legni, a sezione rettangolare, si biforcano simmetricamente verso l'alto e formano la doppia stiva, incurvata e a sezione ovale all'estremità superiore. In basso, ai due legni è fissato un ferro di forma quadrata e sezione rettangolare. Nella parte bassa, i due legni e, in alto, i due manici sono uniti da un cilindro in ferro filettato ad essi trasversale. Alla stiva ed all'impugnatura destra è attorcigliato del filo di ferro

Notizie storico-critiche: P. Scheuermeier (1980, vol. I, pp. 95-99) informa che l'aratro nacque in tempi antichissimi dal perfezionamento della zappa. La sua efficacia dipendeva dalla sua costruzione, adattata alle caratteristiche e alla natura del terreno da dissodare e rivoltare. In alcune zone dell'arco alpino italiano l'aratro non veniva usato poiché i campi erano ripidi e stretti, ma anche a causa delle particolari tradizioni agricole dei luoghi. Quello dotato di stegola doppia era diffuso nelle Alpi orientali. Il ceppo, a cui era fissato anteriormente il vomere a pala, si componeva di due legni che si biforcavano simmetricamente a formare le due stegole, incurvate all'estremità superiore.
Fonte di documentazione: 3

Collocazione

Montichiari (BS), Museo Demologico Giacomo Bergomi

Credits

Compilazione: Capra, Michela (2002)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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