Regolo di rastrello

ambito bresciano

Regolo di rastrello

Descrizione

Ambito culturale: ambito bresciano, Lombardia

Cronologia: sec. XX prima metà

Categoria: attività agro-silvo-pastorali

Tipologia: regolo di rastrello

Materia e tecnica: legno (taglio, scortecciatura, intaglio, piallatura, intaglio)

Misure: 142 cm x 17 cm

Descrizione: Il regolo è stretto verso le estremità e più largo al centro, dove entro un foro circolare era inserito il manico. Al regolo sono commessi ad incastro trentaquattro denti di forma conica, tra loro paralleli

Notizie storico-critiche: P. Scheuermeier (1980, vol. I, pp. 61-62) scrive che la lunghezza del regolo e dei denti, la loro grossezza e la reciproca distanza variavano da zona a zona, a seconda dell'uso. Nelle zone dove la fienagione è importante, come in Lombardia, per radunare il fieno sul prato ci si serviva di un rastrello dal regolo largo, entro cui erano infissi almeno trenta denti sottili e ravvicinati. Solo raramente, per la fienagione si usava un rastrello dai denti in ferro.
G.B. Muzzi (2001, p. 92) informa che il rastrello serviva, nel prato, a riunire in mucchi il fieno da caricare sul carro, nei campi a raccogliere le sterpaglie o, in tempi più remoti, in seguito alla mietitura, a recuperare le spighe rimaste sul terreno. Solitamente, il manico, ai fini di avere maggiore presa sul regolo dentato, era diviso in due rebbi, mentre in altri modelli era assicurato alle estremità della barra con due fili di ferro.
Fonti di documentazione: 3

Collocazione

Montichiari (BS), Museo Demologico Giacomo Bergomi

Credits

Compilazione: Capra, Michela (2002)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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