Imbuto di filtrazione

montagna bresciana, bottega di tornitore (#turnidùr#)

Imbuto di filtrazione

Descrizione

Ambito culturale: montagna bresciana, bottega di tornitore (#turnidùr#), Lombardia

Cronologia: sec. XX prima metà

Categoria: attività agro-silvo-pastorali

Tipologia: imbuto di filtrazione

Materia e tecnica: legno (taglio, scortecciatura, tornitura)

Misure: 13 cm x Ø 38.5 cm

Descrizione: L'utensile è un catino circolare di legno tornito dotato di un foro centrale sul fondo. Il bordo superiore è rilevato. Le fessurazioni sul fondo sono state riparate per mezzo di filo di ferro

Notizie storico-critiche: P. Scheuermeier (1980, vol. I, pp. 25-27) informa che, nei luoghi in cui tutti i giorni era necessario filtrare notevoli quantità di latte, come le zone montane o i grandi caseifici, si usavano particolari attrezzi, mentre nelle piccole aziende e in ambito famigliare venivano utilizzati dei setacci moderni dai moltepici usi culinari. Gli imbuti potevano avere diverse forme e materiali. Quali materiali filtranti, venivano usati rami di abete o particolari erbe o foglie, mentre talvolta una rete metallica.
G. Sebesta (1991, p. 481) riferisce che ci si serviva di vari tipi di colatoi. I più semplici erano a coppa semisferica, ricavati al tornio mediante un blocco di ontano o di faggio.
L. Gibelli (1996, p, 144) scrive che il foro del colatoio era tappato con una manciata di licopodio, per separarlo dai corpi estranei quali insetti, pagliuzze, peli dell'animale o altro.
Fonti di documentazione: 3

Collocazione

Montichiari (BS), Museo Demologico Giacomo Bergomi

Credits

Compilazione: Capra, Michela (2002)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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