Piccola scodella

ambito bresciano, bottega di tornitore (#turnidùr#)

Piccola scodella

Descrizione

Ambito culturale: ambito bresciano, bottega di tornitore (#turnidùr#), Lombardia

Cronologia: sec. XX prima metà

Categoria: economia e ritualità domestiche

Tipologia: piccola scodella

Materia e tecnica: legno (taglio, scortecciatura, tornitura, intaglio)

Misure: 7 cm x Ø 18 cm

Descrizione: E' un recipiente di legno tornito, dal fondo piatto, spigoli arrotondati e bocca svasata

Notizie storico-critiche: P. Scheuermeier (1980, vol. II, p. 53) riferisce che, alla metà del Novecento, questo recipiente, ben conosciuto un tempo, era sempre meno usato. Tuttavia, l'autore ne riscontrò una diffusione tra i contadini delle Alpi come ciotola per il latte e la minestra. Altrove, veniva utilizzata come contenitore del sale, oppure come contenitore di cibo per i bambini piccoli. I commercianti, inoltre, tenevano la moneta spicciola in ciotole di legno, mentre il calzolaio la utilizzava per preparare la pece. Insieme ad altri oggetti in legno, venivano diffuse da venditori ambulanti, secondo alcuni informatori montanari provenienti dal Bergamasco.
G.B. Muzzi (2001, p. 27) conferma che, tra le poche stoviglie presenti sulla tavola, nella pianura bresciana la #scodèla# serviva per diversi usi mangiare latte caldo e polenta abbrustolita (#bristulìda#) a colazione, per bere o contenere minestra col vino a pranzo e a cena. Quando si rovinava (#scodèla sbecolàda#), si riutilizzava come beverino (#bearol

Collocazione

Montichiari (BS), Museo Demologico Giacomo Bergomi

Credits

Compilazione: Capra, Michela (2002)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).