Zoccoli

montagna bresciana, bottega di calzolaio (#scarpulì#)

Zoccoli

Descrizione

Ambito culturale: montagna bresciana, bottega di calzolaio (#scarpulì#), Lombardia

Cronologia: sec. XX prima metà

Categoria: economia e ritualità domestiche

Tipologia: zoccoli

Materia e tecnica: legno (taglio, scortecciatura, intaglio, inchiodatura); cuoio (conciatura, taglio, cucitura, inchiodatura)

Misure: 29 cm x 19 cm

Descrizione: La suola, prominente nella parte posteriore a formare il tacco, è in legno. Lungo il contorno, è inchiodata una sottile fascia di cuoio, a cui è cucita la tomaia in cuoio di colore nero. Essa è munita di linguetta, in cuoio più sottile, e lungo i bordi del collo di cinque fori per parte per inserire le stringhe

Notizie storico-critiche: G.B. Muzzi (2001, p. 43) riferisce che l'uso delle scarpe e degli scarponi con tomaia e suola in cuoio era considerato un lusso per pochi. La tomaia degli zoccoli dalla suola in legno era sovente recuperata da altri zoccoli o scarponi dismessi. Per evitare il veloce consumo della suola, vi venivano spesso inchiodati dei ritagli dei copertoni di bicicletta, mentre per camminare sul ghiaccio dei chiodi (#brucù#) dalla capocchia grande ed appuntita. Per evitare il diretto contatto con il cuoio e il legno, i piedi erano fasciati con le #pèse dei pè#, pezze di stoffa ricavate da vestiti dismessi, oppure vestivano gli #scapinòc'#, i calzettoni in lana grezza confezionati dalle donne con aghi da maglia (#guciàc' a ma#). La tomaia era resa impermeabile con la #sonsa#, la sugna del maiale, o con il #pisài#, la parte grassa dell'organo genitale della scrofa, nella pianura bresciana appeso durante tutto l'inverno ad una colonna del portico della cascina. Anche i bambini indossavano i piccoli zocc

Collocazione

Montichiari (BS), Museo Demologico Giacomo Bergomi

Credits

Compilazione: Capra, Michela (2002)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).