Sponde di stampo del burro

montagna bresciana

Sponde di stampo del burro

Descrizione

Ambito culturale: montagna bresciana, Lombardia

Cronologia: sec. XX prima metà

Categoria: attività agro-silvo-pastorali

Tipologia: sponde di stampo del burro

Materia e tecnica: legno (taglio, scortecciatura, piallatura, commettitura, intaglio)

Misure: 15.5 cm x 20.6 cm x 5 cm

Descrizione: Le quattro sponde verticali dello stampo a forma di parallelepipedo sono unite tra loro mediante la commettitura di chiodi lignei. Uno dei lati maggiori è mobile, come il lato minore, cui è unito ad un'estremità. Esso reca la zeppa per l'apertura e la chiusura dello stampo, che va ad inserirsi nell'apposito incastro dell'opposto lato maggiore, ed il foro circolare atto ad ospitare la spina mancante. L'interno delle pareti è zigrinato

Notizie storico-critiche: P. Scheuermeier (1980, vol. I, p. 34) informa che il burro estratto dalla zangola veniva dapprima impastato per espurgare tutto il latticello e, quindi, modellato in panetti del peso di diversi chilogrammi, detti #balle del burro#.
G. Sebesta (1991, pp. 486-490) scrive che la pasta di burro veniva premuta, manipolata con forza e strizzata sollevandola e gettandola violentemente sul piano. La bontà del burro (#botér#) dipendeva dalla totale eliminazione del latticello. Fino agli anni Cinquanta del XX secolo, la pasta di burro veniva divisa in blocchi del peso di cinque o dieci chilogrammi. Questi venivano poi ridotti in pani (#bàle del botér#) che erano sistemati in apposite conche di legno atte a dare loro la forma. Si realizzavano invece a forma di parallelepipedo battendo la massa burrosa con due palette munite di manico ed opposte, atte a formare prima le facce laterali e, poi, quella superiore, colpendo dall'alto verso il basso. A questo punto, i pani venivano strisciati con appos

Collocazione

Montichiari (BS), Museo Demologico Giacomo Bergomi

Credits

Compilazione: Capra, Michela (2003)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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