Fascera

montagna bresciana, bottega di bottaio (#hoér#)

Fascera

Descrizione

Ambito culturale: montagna bresciana, bottega di bottaio (#hoér#), Lombardia

Cronologia: sec. XX prima metà

Categoria: attività agro-silvo-pastorali

Tipologia: fascera

Materia e tecnica: legno (taglio, scortecciatura, intaglio, inchiodatura); cotone (torcitura)

Misure: 5.9 cm x Ø 26.4 cm

Descrizione: Il manufatto è a forma cilindrica, costituito da un cerchio ligneo sottile ed elastico. L'estremità esterna sporge mediante un pezzo di legno ad essa inchiodato, in cui è praticato un foro. All'interno del foro è inserita ed annodata l'estremità della corda, formata da fili di cotone avvolti tra loro

Notizie storico-critiche: P. Scheuermeier (1980, vol. I, pp. 44-45) riferisce che i piccoli formaggi teneri, la cui diffusione non era molto frequente, venivano modellati entro fascette di legno, poste sulla spersola o all'interno di un piatto. Il formaggio fresco, avvolto nella tela, veniva messo in forma e pressato entro un cerchio ligneo sottile ed elastico, quasi sempre di faggio, appoggiato su una spersola e stretto da una corda. La compressione veniva effettuata ponendo sulla pasta un'asse pesante su cui erano posti dei pesi, e stringendo la corda. L'autore aggiunge che soltanto mediante il cerchio allargabile venivano foggiate le grandi forme destinate al dettaglio. Il metodo era diffuso nelle malghe alpine e nei caseifici della pianura padana.
G. Sebesta (1991, pp. 492-494) scrive che, quando la massa della pasta era abbondante ed era possibile produrre formaggi di medie dimensioni, il cascinaio ed il suo aiutante immergevano nella caldaia piccoli teli, che venivano portati rapidamente in superficie e

Collocazione

Montichiari (BS), Museo Demologico Giacomo Bergomi

Credits

Compilazione: Capra, Michela (2003)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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