Mastello per il latte

Val Caffaro, bottega di bottaio (#hoér#)

Mastello per il latte

Descrizione

Ambito culturale: Val Caffaro, bottega di bottaio (#hoér#), Lombardia

Cronologia: sec. XX prima metà

Categoria: attività agro-silvo-pastorali

Tipologia: mastello per il latte

Materia e tecnica: legno (taglio, scortecciatura, piallatura, commettitura, intaglio, inchiodatura)

Misure: 15.8 cm x Ø 62 cm

Descrizione: Il recipiente è a forma cilindrica, dalla sponda bassa. La base è formata da quattro assi di cui una mancante. La sponda è formata da doghe verticali fasciate da due cerchi in legno le cui estremità sono commesse tra loro

Notizie storico-critiche: P. Scheuermeier (1980, vol. I, pp. 44-45) informa che, per fabbricare il burro, era necessario versare il latte filtrato all'interno di mastelli bassi e larghi, che venivano poi deposti in un luogo fresco, come in casa nella cantina, mentre all'alpe nell'apposita cella. Il latte vi andava fatto riposare per uno o più giorni, finché si formava la crema. Le bacinelle le cui pareti si componevano di doghe corte erano tenute insieme da cerchi in legno. Misuravano d'altezza non più di quindici centimetri e non più di settanta di diametro. Solitamente non erano munite di manici. In Lombardia, erano diffuse nell'alta Valtellina, nelle Valli bergamasche e bresciane.
G. Sebesta (1991, pp. 481-482) scrive che, una volta versato e filtrato, il latte si lasciava riposare nei mastelli. In superficie, si andava formando una #tela# di panna, che ispessiva e si consolidava con il passare delle ore. L'esperienza dell'alpeggio aveva insegnato che l'altezza dei recipienti, la loro larghezza e le basse t

Collocazione

Montichiari (BS), Museo Demologico Giacomo Bergomi

Credits

Compilazione: Capra, Michela (2003)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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