Crivello
montagna bresciana
Descrizione
Ambito culturale: montagna bresciana, Lombardia
Cronologia: sec. XX prima metà
Categoria: attività agro-silvo-pastorali
Tipologia: crivello
Materia e tecnica: legno (taglio, scortecciatura, inchiodatura); filo metallico (stampo, intreccio)
Misure: 8.4 cm x Ø 46.4 cm
Descrizione: Il manufatto è costituito da un telaio ligneo, le cui estremità sono saldate mediante inchiodatura. L'interno delle pareti è dotato di zigrinature verticali. Lungo il bordo inferiore del telaio sono inseriti i sostegni delle maglie in filo metallico, a trama larga
Notizie storico-critiche: P. Scheuermeier (1980, vol. I, pp. 138-139) scrive che i diversi tipi di crivelli si distinguono in base all'uso a cui erano preposti, che, a sua volta, ne detrminava la forma, la finezza della maglia ed il materiale costruttivo. Quest'ultimo permette di dedurne altresì il periodo di fabbricazione. I crivelli dalle maglie in legno o in vimini sono stati progressivamente sostituiti con quelli dalle maglie in ferro o in lega metallica.
L. Gibelli (1996, p. 69) informa che, in tempi più remoti, le maglie erano ricavate dal cuoio. I crivelli di maggiori dimensioni venivano solitamente sospesi mediante tre corde, formanti un treppiede ed unite al gancio d'attacco, che era appeso al soffitto mediante una lunga corda.
M. Delamarre (2001, pp. 104-105) precisa che le maglie in cuoio erano solitamente ricavate da pelli di vitello o di maiale. A seconda del materiale da setacciare, le maglie erano di dimensioni e di forma diverse. I crivelli di dimensioni medie erano scossi da due mani, mentre
Collocazione
Montichiari (BS), Museo Demologico Giacomo Bergomi
Credits
Compilazione: Capra, Michela (2003)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/beni-etnoantropologici/schede/XO020-00639/
NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).