Crivello
Val Camonica
Descrizione
Ambito culturale: Val Camonica, Lombardia
Cronologia: sec. XX prima metà
Categoria: attività agro-silvo-pastorali
Tipologia: crivello
Materia e tecnica: legno (taglio, scortecciatura, intaglio, inchiodatura); filo metallico (stampo)
Misure: 11.5 cm x Ø 38 cm
Descrizione: Il manufatto è costituito da un telaio di corteccia lignea, le cui estremità sono unite mediante dello spesso filo metallico. Il bordo inferiore del telaio è rilevato con un ramo ligneo ricurvo, unito al cerchio in corteccia mediante del filo metallico e alcuni chiodi di rinforzo. Ad esso sono intrecciati i listelli lignei che, intersecandosi tra loro ad angolo retto, costituiscono le maglie del crivello
Notizie storico-critiche: P. Scheuermeier (1980, vol. I, pp. 138-139) scrive che i diversi tipi di crivelli si distinguono in base all'uso a cui erano preposti, che, a sua volta, ne detrminava la forma, la finezza della maglia ed il materiale costruttivo. Quest'ultimo permette di dedurne altresì il periodo di fabbricazione. I crivelli dalle maglie in legno o in vimini sono stati progressivamente sostituiti con quelli dalle maglie in ferro o in lega metallica. Quelli utilizzati per separare il grano dalla pula, dalla paglia, dalle spighe, dalle erbacce, dalla terra e dai sassolini erano naturalmente realizzati a maglie molto più strette. Dopo la spluatura, il grano veniva crivellato due o tre volte: prima con il crivello più grossolano e poi con quelli a maglie più sottili. La seconda pulitura poteva essere effettuata da lavoratori ambulanti, che andavano di casa in casa portando con sé gli strumenti necessari. Già nella prima metà degli anni Venti del Novecento, il crivello dalle maglie a fili metallici era ass
Collocazione
Montichiari (BS), Museo Demologico Giacomo Bergomi
Credits
Compilazione: Capra, Michela (2003)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/beni-etnoantropologici/schede/XO020-00641/
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