Legaccio

montagna bresciana, bottega di fabbro (#frér#)

Legaccio

Descrizione

Ambito culturale: montagna bresciana, bottega di fabbro (#frér#), Lombardia

Cronologia: sec. XX prima metà

Categoria: attività agro-silvo-pastorali

Tipologia: legaccio

Materia e tecnica: ferro (forgiatura, stampo)

Misure: 33.2 cm

Descrizione: Un frammento del gambale ad anelli dalla forma ovale è inserito, ad un'estremità, entro l'occhiello della chiave (#ciaèla#) di chiusura del legaccio

Notizie storico-critiche: L. Gibelli (1996, p. 123) informa che la catena, o collare, era costruita dal fabbro o dal maniscalco utilizzando del tondino di ferro. Due tratti della catena costituivano i bracci del collare, all'estremità di uno dei quali vi era il nottolino di chiusura, mediante il passaggio nel primo anello, oppure nel secondo qualora necessitasse di un'ampiezza minore. I due bracci del collare erano quindi inanellati nella giunta, a cui era imperniata una maglia atta ad impedire l'attorcigliamento del gambale, cioè un altro tratto di catena anch'esso terminante con il nottolino. Qualora le dimensioni del collo dell'animale avessero necessitato di una maggiore lunghezza del gambale, questo si prolungava con l'allungo, nel cui anello si infilava il nottolino del gambale medesimo.
G.B. Muzzi (2001, p. 99) riferisce che, nella rastrelliera di legno (#resteléra#) fissata alla greppia, ad ogni animale corrispondeva un foro attraverso cui, infilando la testa, era possibile raggiungere l'erba o il fien

Collocazione

Montichiari (BS), Museo Demologico Giacomo Bergomi

Credits

Compilazione: Capra, Michela (2003)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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