Matassa
pianura bresciana
Descrizione
Ambito culturale: pianura bresciana, Lombardia
Cronologia: sec. XX prima metà
Categoria: economia e ritualità domestiche
Tipologia: matassa
Materia e tecnica: lino (raccolta, battitura, macerazione, gramolatura, cardatura, filatura, aspatura)
Misure: 60 cm
Descrizione: La matassa è formata da due folti insiemi di giri di fili di lino, disposti ordinatamente l'uno sull'altro e tenuti insieme da una fettuccia di cotone e da un frammento di corda di materiale sintetico
Notizie storico-critiche: P. Scheuermeier (1980, vol. II, pp. 265-270) riferisce che l'operazione di aspatura serviva per liberare il fuso o la spola del filatoio dal filo, per conservarlo in matasse. Una volta formate, le matasse dovevano essere lavate e lisciviate, in modi diversi a seconda del tipo di filato: in Italia settentrionale, venivano lasciate per ore in un mastello tra la liscivia bollente, per poi essere lavate in acqua fresca, talvolta al fiume, e stese al sole ad asciugare ed imbiancare. Sulla base del numero di giri dell'aspo, si poteva misurare approssimativamente la lunghezza del filo avvolto in una matassa. Le matasse venivano avvolte in modi diversi: con metodi elementari, con l'aspo a mano oppure con l'aspo rotante. Di quest'ultimo, quello formato da quattro raggi semplici era il più diffuso.
G. Kezich, E. Eulisse, A. Mott (2002, p. 74) scrivono che l'operazione di sbiancatura delle matasse veniva ripetuta tre o quattro volte al giorno, per una o due settimane di seguito. Oltre che median
Collocazione
Montichiari (BS), Museo Demologico Giacomo Bergomi
Credits
Compilazione: Capra, Michela (2003)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/beni-etnoantropologici/schede/XO020-00743/
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