Pettine per lino e canapa

ambito bresciano

Pettine per lino e canapa

Descrizione

Ambito culturale: ambito bresciano, Lombardia

Cronologia: sec. XX prima metà

Categoria: economia e ritualità domestiche

Tipologia: pettine per lino e canapa

Materia e tecnica: legno (taglio, scortecciatura, intaglio, inchiodatura); ferro (stampo, inchiodatura)

Misure: 46.3 cm x 14.8 cm

Descrizione: Lo strumento è formato da una tavola lignea rettangolare, munita di un'impugnatura di forma semicircolare ad ognuna delle due estremità. Al centro sono fissati alcuni aculei in ferro, disposti a file parallele e formanti un quadrato, tra i quali è rimasta della stoppa. La superficie del quadrato è su fondo nero, mentre attorno la tavola è rossa

Notizie storico-critiche: P. Scheuermeier (1980, vol. II, pp. 241-244) scrive che la pettinatura, uguale sia per la canapa che per il lino, era l'ultima operazione atta a liberare le fibre dalle ultime impurità. Nella maggior parte dei casi, si usavano a tal fine due tipi di pettine: uno, dai denti lunghi e radi, che permetteva una prima pettinatura grossolana della fibra, dalla quale si divideva la stoppa, ed uno, dai denti più fitti e corti, usato per la seconda e la terza pettinatura. La disposizione degli aculei in ferro, il più possibile a distanza regolare, poteva formare un quadrato o un rettangolo. Nella pianura padana, l'operazione veniva svolta da pettinatori professionisti provenienti dalle montagne, che, tra ottobre e Capodanno, si spostavano di casa in casa. Talvolta, costoro praticavano soprattutto la prima pettinatura, mentre alle donne era affidata la seconda e la terza, sciogliendo la matassa in mazzetti più piccoli. Nelle valli montane, invece, entrambe le fasi erano eseguite dalle donne. Anch

Collocazione

Montichiari (BS), Museo Demologico Giacomo Bergomi

Credits

Compilazione: Capra, Michela (2003)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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