Scodella

montagna bresciana, bottega di tornitore

Scodella

Descrizione

Ambito culturale: montagna bresciana, bottega di tornitore, Lombardia

Cronologia: sec. XX prima metà

Categoria: economia e ritualità domestiche

Tipologia: scodella

Materia e tecnica: legno (taglio, scortecciatura, intaglio, tornitura)

Misure: 6.7 cm x Ø 24.5 cm

Descrizione: L'utensile è a sezione circolare. La base rilevata è piatta e la sponda è ricurva. Una fenditura del legno che si diparte dalla bocca è stata riparata con del filo metallico

Notizie storico-critiche: G.B. Muzzi (2001, p. 27) ricorda che nelle famiglie contadine la scodella, oltre a contenere latte e polenta abbrustolita, serviva talvolta anche come bicchiere, oppure a contenere le tagliatelle e i tortelli in brodo di vino (#foiàde e tortèi an vi#). Quando era sbeccata, la si riutilizzava come beverino
(#bearöl#) delle galline o dei pulcini. La #bàsia# (#bàhgia# nelle valli montane) era un contenitore più capace: poteva contenere insalate, gnocchi (#gnòc#) o carne in umido (#sguasèt#). Le stoviglie, i piatti stesi, i piatti fondi (#fondìne#), le zuppiere, le scodelle basse (#basióle#) e i bicchieri erano contenuti nella credenza (#credènsa#). L'autore informa altresì che un detto bresciano recita: "#Lecà la bàsia per amùr dei gnòc#, che canzona metaforicamente il comportamento di quegli uomini pronti ad adulare la madre per ottenere le grazie della figlia.
Fonte di documentazione: 3

Collocazione

Montichiari (BS), Museo Demologico Giacomo Bergomi

Credits

Compilazione: Capra, Michela (2003)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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