Candeliere
ambito bresciano, (base) bottega di tornitore (#turnidùr#), (sostegno della candela) bottega di fabbro ferraio (#frér#)
Descrizione
Ambito culturale: ambito bresciano, (base) bottega di tornitore (#turnidùr#), (sostegno della candela) bottega di fabbro ferraio (#frér#), Lombardia
Cronologia: sec. XX prima metà
Categoria: economia e ritualità domestiche
Tipologia: candeliere
Materia e tecnica: filo di ferro (stampo); legno (taglio, scortecciatura, intaglio, tornitura); sego (colatura, stampo); lega metallica (forgiatura)
Misure: 22 cm x Ø 10.5 cm
Descrizione: Nella base in legno tornito, a sezione circolare, è inserito il sostegno della candela, formato da dello spesso filo di ferro metallico disposto a spirale, che si allunga all'estremità superiore a formare l'impugnatura. All'interno del sostegno è inserito lo scorrevole cilindrico del mozzicone di sego, in lega metallica
Notizie storico-critiche: P. Scheuermeier (1980, vol. II, pp. 82-83) informa che nelle zone montane, dove era diffuso l'allevamento del bestiame, il sego, ovvero il grasso fuso dei bovini e talvolta degli ovini, per il suo alto punto di fusione e per la sua facile coagulabilità era considerato un combustibile pregiato. I lumi a sego di ferro si conservarono più a lungo dei lumi di pietra. Un tempo, gli anziani fabbricavano le candele con il sego o, più raramente, con la cera. Le candele e i candelieri venivano usati negli ambienti della casa non illuminati dall'energia elettrica, specialmente per recarsi in cantina e nelle camere da letto. Durante il giorno veniva collocata abitualmente sulla mensola del camino.
Fonte di documentazione: 3
Collocazione
Montichiari (BS), Museo Demologico Giacomo Bergomi
Credits
Compilazione: Capra, Michela (2003)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/beni-etnoantropologici/schede/XO020-01043/
NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).