Cavatappi

ambito bresciano, bottega di fabbro ferraio (#frér#)

Cavatappi

Descrizione

Ambito culturale: ambito bresciano, bottega di fabbro ferraio (#frér#), Lombardia

Cronologia: sec. XX prima metà

Categoria: economia e ritualità domestiche

Tipologia: cavatappi

Materia e tecnica: legno (taglio, scortecciatura, intaglio, piallatura, inchiodatura); ferro (forgiatura, succhiellatura)

Misure: 8.5 cm x 10.8 cm

Descrizione: L'arnese è formato da un'asta cilindrica in ferro, il fusto, dall'estremità inferiore elicoidale detta #verme#. L'estremità superiore, invece, è inserita perpendicolarmente nel manico in legno

Notizie storico-critiche: P. De Sanctis ed E. Fantoni (1990, pp. 19-21, 37) informano che le origini del cavatappi sono direttamente collegate con l'invenzione della bottiglia e la consuetudine di chiuderla con un tappo di sughero. Intesa come recipiente per la conservazione, il trasporto e la commercializzazione di sostanze liquide, a partire dal XVII secolo essa si diffuse dall'Inghilterra al resto dell'Europa. Non appena fu escogitato il problema di tappare le bottiglie, si presentò quello di estrarre il tappo in maniera efficace. Pare che l'invenzione del cavatappi abbia preso spunto dalla verga di ferro appuntita ed attorcigliata che serviva per rimuovere le pallottole delle armi ad avancarica. Sembra che furono gli Inglesi stessi ad aver inventato lo strumento: l'invenzione della bottiglia e l'importazione del vino che una volta trasportato via mare doveva essere commercializzato inducono ad avanzare tale ipotesi.
Fonte di documentazione: 3

Collocazione

Montichiari (BS), Museo Demologico Giacomo Bergomi

Credits

Compilazione: Capra, Michela (2003)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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