Scalpello
ambito bresciano, (impugnatura) bottega di falegname (#marengù#), (tagliente) bottega di fabbro ferraio (#frér#)
Descrizione
Ambito culturale: ambito bresciano, (impugnatura) bottega di falegname (#marengù#), (tagliente) bottega di fabbro ferraio (#frér#), Lombardia
Cronologia: sec. XX prima metà
Categoria: attività artigianali
Tipologia: scalpello
Materia e tecnica: legno (taglio, scortecciatura, intaglio, piallatura, filettatura); ferro (forgiatura, molatura, filettatura)
Misure: 9.7 cm x 20.7 cm x 6.4 cm
Descrizione: L'arnese è dotato di un'impugnatura lignea, perpendicolare alla base trapezoidale su cui poggia, a cui è assicurato mediante filettatura il tagliente parallelepipedico, dall'estremità affilata
Notizie storico-critiche: G. Bassi ed A. Milanesi (1976, p. 146) annoverano lo scalpello tra il corredo del falegname.
G. Sebesta (1991, pp. 601-605, 614) riferisce che apparteneva anche allo scultore del legno. Esistevano vari tipi di scalpello: quelli a taglio piano e diritto, quelli a taglio piano-sbieco, a taglio sbieco-curvo, a doccia concava e a doccia #a V#. I manici in legno venivano sagomati al fine di fornire una forma adatta alla presa della mano: se ne trovavano a cilindro, a banana, a fuso, a pera, a cipolla, a facce. Venivano affondati nel legno con la forza mano-braccio-peso-corpo. Un dito della mano libero dalla presa del manico veniva appoggiato sul tagliente, imprimendo un percorso diritto o curvo.
G. Sulzenbacher (2002, p. 15) menziona lo scalpello in relazione al lavoro del carpentiere: esso serviva per realizzare gli incastri #a maschio# e #a femmina#, che permettevano di collegare gli elementi del tetto senza chiodi né grappe di ferro.
Fonti di documentazione: 3
Collocazione
Montichiari (BS), Museo Demologico Giacomo Bergomi
Credits
Compilazione: Capra, Michela (2003)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/beni-etnoantropologici/schede/XO020-01324/
NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).