Campanaccio
montagna bresciana, (campanaccio) fucina di fabbro ferraio, (corda) bottega di cordaio
Descrizione
Ambito culturale: montagna bresciana, (campanaccio) fucina di fabbro ferraio, (corda) bottega di cordaio, Lombardia
Cronologia: 1879
Categoria: attività agro-silvo-pastorali
Tipologia: campanaccio
Materia e tecnica: legno (taglio, scortecciatura, curvatura, foratura, levigatura); canapa (macerazione, essiccazione, torcitura, taglio); lega metallica (taglio, riscaldamento, curvatura, bollitura)
Misure: 24.4 cm x 9 cm x 52.4 cm
Descrizione: Collare formato da un'asse rettangolare ricurva, alle cui estremità sono stati ricavati due fori. In essi è inserita la corda che regge, mediante annodatura, il campanaccio metallico, formato da due lamine curvate e unite mediante inchiodatura a caldo. Il collare è impreziosito da alcune decorazioni incise.
Notizie storico-critiche: M. Delamarre (2001, pp. 172-177) riferisce che campana e campanaccio venivano scelti dai pastori con una particolare cura. Per migliorare la sonorità del campanaccio, spesso il pastore sostituiva il battaglio metallico con uno di legno, di osso o di corno, con un dente di cavallo o con battagli che si credeva avessero effetti benefici. Bovini, caprini, ovini e asini potevano essere muniti, a seconda dei luoghi e deli usi pastorizi, di un congegno sonoro. I campanacci erano formati da due lamine metalliche curvate, i cui bordi, dopo essere stati piegati, venivano uniti e brasati. Il manico veniva fissato successivamente. Le campane invece venivano fuse: il metallo, reso incandescente, veniva colato in uno stampo.
Fonte di documentazione: 3
Collocazione
Montichiari (BS), Museo Demologico Giacomo Bergomi
Credits
Compilazione: Capra, Michela (2010)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/beni-etnoantropologici/schede/XO040-02602/
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