Collare

montagna bresciana, (collare e punte) bottega di falegname, (chiusura e gancio) fucina di fabbro ferraio

Collare

Descrizione

Ambito culturale: montagna bresciana, (collare e punte) bottega di falegname, (chiusura e gancio) fucina di fabbro ferraio, Lombardia

Cronologia: sec. XX prima metà

Categoria: attività agro-silvo-pastorali

Tipologia: collare

Materia e tecnica: legno (taglio, scortecciatura, intaglio, curvatura, levigatura, commettitura); ferro (riscaldamento, forgiatura, curvatura, tempratura, inchiodatura)

Misure: 41 cm x 3.5 cm x 48 cm

Descrizione: Oggetto di forma ovale, formato da due parti lignee a sezione quadrata e leggermente ricurve, unite tra loro da una parte mediante un gancio e dall'altra mediante una chiusura a molla, entrambe in ferro, unite al legno con chiodi. A causa della rottura del legno di una delle estremità del collare, il gancio è stato assicurato anche con del filo del ferro. Al collare sono commesse e assicurate mediante l'inserimento di spine in legno quattro punte a sezione triangolare, in mezzo a cui è stato inserito un pungolo in ferro.

Notizie storico-critiche: M. Delamarre (2001, pp. 170-171) riferisce che l'uomo ha associato i cani alle attività pastorali molto presto. I cani avevano il compito di difesa ma anche di attacco di animali pericolosi per le mandrie e le greggi (lupi, volpi, orsi, felini come la lince, cani randagi e affamati). Il collare era quindi un'arma da offesa e difesa, che proteggeva anche il collo dei cani, particolarmente vulnerabile. Il cane da guardia e da pastore, appositamente addestrato, veniva utilizzato per tali funzioni soltanto in Europa occidentale e centrale, dalla Scandinavia all'Italia.
Fonte di documentazione: 3

Collocazione

Montichiari (BS), Museo Demologico Giacomo Bergomi

Credits

Compilazione: Capra, Michela (2010)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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