Campanaccio

montagna bresciana, (collare) bottega di falegname, (campanaccio) fucina di fabbro ferraio

Campanaccio

Descrizione

Ambito culturale: montagna bresciana, (collare) bottega di falegname, (campanaccio) fucina di fabbro ferraio, Lombardia

Cronologia: sec. XX prima metà

Categoria: attività agro-silvo-pastorali

Tipologia: campanaccio

Materia e tecnica: legno (taglio, scortecciatura, riduzione in assi, filettatura, foratura); lega metallica (riscaldamento, curvatura, saldatura a caldo, inchiodatura)

Misure: 12.5 cm x 5.4 cm x 32.5 cm

Descrizione: Collare formato da un'asse rettangolare curva, le cui estremità di maggior spessore sono state unite mediante filettatura, forata al centro. Perpendicolare al foro è stata applicata una lamina metallica rettangolare da cui pende il campanaccio, formato da due lamine metalliche ricurve, unite mediante saldatura e inchiodatura a caldo.

Notizie storico-critiche: M. Delamarre (2001, pp. 172-177) riferisce che campana e campanaccio venivano scelti dai pastori con una particolare cura. Per migliorare la sonorità del campanaccio, spesso il pastore sostituiva il battaglio metallico con uno di legno, di osso o di corno, con un dente di cavallo o con battagli che si credeva avessero effetti benefici. Bovini, caprini, ovini e asini potevano essere muniti, a seconda dei luoghi e deli usi pastorizi, di un congegno sonoro. I campanacci erano formati da due lamine metalliche curvate, i cui bordi, dopo essere stati piegati, venivano uniti e brasati. Il manico veniva fissato successivamente. Le campane invece venivano fuse: il metallo, reso incandescente, veniva colato in uno stampo.
Fonte di documentazione: 3

Collocazione

Montichiari (BS), Museo Demologico Giacomo Bergomi

Credits

Compilazione: Capra, Michela (2010)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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