Telaio portaimbuto
montagna bresciana, bottega di falegname
Descrizione
Ambito culturale: montagna bresciana, bottega di falegname, Lombardia
Cronologia: sec. XX prima metà
Categoria: attività agro-silvo-pastorali
Tipologia: telaio portaimbuto
Materia e tecnica: legno (taglio, intaglio, levigatura, inchiodatura)
Misure: 34 cm x 87 cm x 1.5 cm
Descrizione: L'oggetto è formato da due lunghe assi rettangolari, tra loro parallele, concave all'interno vicino alle estremità per la presa e per sostenere il colo al centro, dove sono state inchiodate trasversalmente due assicelle rettangolari e tra loro parallele.
Notizie storico-critiche: P. Scheuermeier (1980, vol. I, pp. 27-28) informa che per tenere diritto il colo, qualora non fosse stato provvisto di un sostegno, bisognava porre di traverso sulla bacinella l'apposito telaio. Nelle piccole aziende o nelle casere domestiche, l'imbuto veniva solitamente sorretto con le mani al di sopra della bacinella.
G. Sebesta (1991, pp. 480-481) scrive che, appena munto, il latte doveva essere trasportato nella cascina e versato nelle bacinelle in legno. Prima di quest'ultima operazione, il latte doveva essere filtrato poiché, durante la mungitura, vi erano cadute alcune impurità. Per sistemare il colo in legno tornito, il cascinaio si serviva del telaio.
G. Bergomi (audiocassetta n° 4, lato A) ricorda che i mandriani delle montagne bresciane, bergamasche e trentine quando si recavano a svernare nella pianura portavano con sé gli strumenti necessari alla produzione di burro e formaggio.
Fonti di documentazione: 2/ 3
Collocazione
Montichiari (BS), Museo Demologico Giacomo Bergomi
Credits
Compilazione: Capra, Michela (2010)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/beni-etnoantropologici/schede/XO040-02624/
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