Zangola

montagna bresciana, (recipiente e pistone) bottega di falegname, (cerchi) fucina di fabbro ferraio

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Zangola

Descrizione

Ambito culturale: montagna bresciana, (recipiente e pistone) bottega di falegname, (cerchi) fucina di fabbro ferraio, Lombardia

Cronologia: sec. XX prima metà

Categoria: attività agro-silvo-pastorali

Tipologia: zangola

Materia e tecnica: legno (taglio, intaglio, tornitura, foratura, levigatura); ferro (riscaldamento, battitura, forgiatura, taglio, bollitura)

Misure: 70.7 cm x Ø 12.5 cm

Descrizione: Recipiente cilindrico, di cui il diametro del fondo è maggiore di quello della bocca, chiuso sul fondo e lungo la bocca da un cerchio in ferro. La bocca è chiusa da un coperchio tornito, al cui centro forato è inserito un pistone cilindrico, terminante all'estremità inferiore con un disco forato.

Notizie storico-critiche: P. Scheuermeier (1980, vol. I, pp. 32-33) riferisce che la zangola era comune in tutta l'Italia settentrionale. In pianura padana, ne venivano utilizzate anche di dimensioni molto piccole. Generalmente il pistone veniva azionato a mano, ma, nel caso di zangole di grosse dimensioni per cui il lavoro risultava molto faticoso, esso era azionato da un sistema di leve, installato all'interno della malga o dell'abitazione, oppure trasportato a mano.
G. Bergomi (audiocassetta n° 4, lato A) ricorda che i mandriani delle montagne bresciane, bergamasche e trentine quando si recavano a svernare nella pianura portavano con sé gli strumenti necessari alla produzione di burro e formaggio.
Fonti di documentazione: 2/ 3

Collocazione

Montichiari (BS), Museo Demologico Giacomo Bergomi

Credits

Compilazione: Capra, Michela (2010)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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