Cavalletto
montagna bresciana
Descrizione
Ambito culturale: montagna bresciana, Lombardia
Cronologia: sec. XX prima metà
Categoria: attività agro-silvo-pastorali
Tipologia: cavalletto
Materia e tecnica: legno (taglio, scortecciatura, sgrossatura, intaglio, foratura)
Misure: 40 cm x 145.5 cm x Ø 5.3 cm
Descrizione: Palo cilindrico verticale, più sottile all'estremità inferiore, in cui sono stati praticati quattro fori a distanza regolare. In ogni foro è stato inserito un piolo orizzontale a sezione rettangolare.
Notizie storico-critiche: P. Scheuermeier (1980, vol. I, pp. 52-53) informa che l'abitudine di fare dei cumuli o delle andane di fieno per la notte era limitata a certe zone. Quando il contadino veniva sorpreso durante la fienagione dal cattivo tempo o da un temporale quasi dappertutto si usava accatastare il fieno in cumuli piuttosto alti. Questi "cumuli del cattivo tempo" sono quasi sempre rotondi e di solito più alti, fino ad altezza d'uomo, di quelli fatti per una notte sola. Se la pioggia continuava, questi cumuli devono essere lasciati fuori per giorni e giorni, con grave danno per la qualità del fieno. Il cavalletto da fieno usato per l'essiccazione era specialmente in uso nel Tirolo, nell'Algovia bavarese, in certe vallate dei Grigioni tedeschi e anche in Svezia e in Norvegia.
Fonte di documentazione: 3
Collocazione
Montichiari (BS), Museo Demologico Giacomo Bergomi
Credits
Compilazione: Capra, Michela (2010)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/beni-etnoantropologici/schede/XO040-02737/
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