Testa di mazza

montagna bresciana, (testa) bottega di tornitore, (cerchi) fucina di fabbro ferraio

Testa di mazza

Descrizione

Ambito culturale: montagna bresciana, (testa) bottega di tornitore, (cerchi) fucina di fabbro ferraio, Lombardia

Cronologia: sec. XX prima metà

Categoria: attività agro-silvo-pastorali

Tipologia: testa di mazza

Materia e tecnica: legno (taglio, scortecciatura, intaglio, levigatura, foratura); ferro (riscaldamento, forgiatura, curvatura, saldatura)

Misure: 26.5 cm x Ø 11.6 cm

Descrizione: Cilindro attraversato da un foro per l'inserimento del manico mancante. Alle due estremità del cilindro è inserito uno spesso cerchio in ferro. Una fenditura del legno che corre lungo la testa è stata riparata inchiodando una lamina metallica. Una simile lamina è stata frapposta fra la testa e il cerchio mobile, per impedirne la fuoriuscita.

Notizie storico-critiche: G. Bassi e A. Milanesi (1976, p. 145) informano che la mazza veniva utilizzata anche per rompere i grossi ceppi in modo che il legno si spaccasse, lungo le sue venature, in pezzi più piccoli, per maneggiarli più facilmente.
G.B. Muzzi (2001, p. 87) scrive che l'attrezzo era rinforzato alle estremità con gli anelli in ferro per evitare che si scheggiasse a causa dei forti colpi assestati sul cuneo.
Fonti di documentazione: 3

Collocazione

Montichiari (BS), Museo Demologico Giacomo Bergomi

Credits

Compilazione: Capra, Michela (2010)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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