Correggiato
montagna bresciana
Descrizione
Ambito culturale: montagna bresciana, Lombardia
Cronologia: sec. XIX seconda metà
Categoria: attività agro-silvo-pastorali
Tipologia: correggiato
Materia e tecnica: legno (taglio, sramatura, scortecciatura, intaglio, foratura, levigatura); pelle bovina (conciatura, taglio, inchiodatura)
Misure: 171 cm x Ø 2.8 cm
Descrizione: Manico cilindrico, più largo all'estremità anteriore, dove è munito di una gola di guida per il fissaggio della striscia di cuoio che funge da legatura, inserita all'altro capo nel foro praticato nella vetta, a cui è fissata mediante inchiodatura. La vetta è più breve e più larga del manico.
Notizie storico-critiche: P. Scheuermeier (1980, vol. I, pp. 123-128) informa che si possono distinguere vari tipi di correggiato secondo il rapporto di lunghezza e spessore tra manico e vetta, o secondo il tipo di giunzione. In base al primo è difficile distinguere tipi e zone ben delimitati, perché la lunghezza e lo spessore del manico e della vetta cambiavano sovente e si combinavano in modi diversi. Nella zona perialpina la vetta era abbastanza corta e tozza, mentre nel resto d'Italia era relativamente lunga e sottile e più lunga del manico. Manico e vetta erano collegati con diversi tipi di giunzione, solitamente una corda o una striscia di pelle morbida e resistente. Nella Pianura Padana, già negli anni Venti del Novecento il correggiato era stato sostituito dalla trebbiatrice, mentre era ancora utilizzato nelle zone di montagna legate alla tradizione, in piccoli paesi o in luoghi non accessibili alle macchine.
Fonte di documentazione: 3
Collocazione
Montichiari (BS), Museo Demologico Giacomo Bergomi
Credits
Compilazione: Capra, Michela (2010)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/beni-etnoantropologici/schede/XO040-02781/
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