Tagliapane

montagna bresciana, (ripiano) bottega di falegname, (coltello) fucina di fabbro ferraio

Tagliapane

Descrizione

Ambito culturale: montagna bresciana, (ripiano) bottega di falegname, (coltello) fucina di fabbro ferraio, Lombardia

Cronologia: sec. XX prima metà

Categoria: economia e ritualità domestiche

Tipologia: tagliapane

Materia e tecnica: legno (taglio, intaglio, curvatura, inchiodatura); ferro (riscaldamento, forgiatura, molatura)

Misure: 23.7 cm x 43.5 cm x 7.1 cm

Descrizione: Ripiano ricurvo, protetto da una sponda ad eccezione dell'apertura frontale. Ad un perno è fissato un coltello mobile verticalmente, dalla lama rivolta verso il basso, munito di maniglia tornita.

Notizie storico-critiche: G.B. Muzzi (2003, p. 28) racconta che un tempo, nella montagna bresciana, il consumo del pane bianco era considerato un lusso per pochi. Si consumava quindi pane di segale, o di ceci e fave, che veniva cotto nel forno, inserito nella parete accanto al focolare. La lama permetteva di produrre più forza quando si tagliava il pane duro e stantio. Le fette venivano solitamente inzuppate nella minestra, oppure in una scodella piena di caffé d'orzo, insaporito con mezzo bicchiere di vino rosso e del burro fresco sciolto, che costituivano la colazione ma sovente anche la cena. Chi non possedeva il tagliapane utilizzava normali coltelli da cucina.
Fonte di documentazione: 3

Collocazione

Montichiari (BS), Museo Demologico Giacomo Bergomi

Credits

Compilazione: Capra, Michela (2010)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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