Torcitoio ibrido da seta

ambito cremonese

Torcitoio ibrido da seta

Descrizione

Ambito culturale: ambito cremonese; Italia, Lombardia

Cronologia: sec. XIX

Categoria: attività industriali

Tipologia: torcitoio ibrido da seta

Materia e tecnica: legno (taglio, squadratura, piallatura, levigatura, modanatura, incastro); legno (tornitura); ferro (fusione, stampo)

Misure: 125 cm x 101 cm x 166 cm

Descrizione: Macchinario composto da una struttura lignea portante verticale a due alti montanti e due gambe d'appoggio, unite tra loro mediante l'incastro di quattro assi orizzontali a loro perpendicolari, e da un cerchio assicurato perpendicolarmente alla struttura. Alla parte superiore del cerchio sono fissati sedici rocchetti incannati con filo di seta, rotanti contemporaneamente attraverso un sistema di ingranaggi messi in moto da una manovella dal manico ligneo. Al di sopra dei rocchetti, assicurato alla struttura portante, vi è un altro cerchio ligneo munito di sedici ganci uncinati, ognuno corrispondente ad un rocchetto, per il passaggio dei singoli fili. Infine, in cima alla struttura montante vi è un aspo rotante a quattro bracci.

Notizie storico-critiche: Dopo la torsione, le matasse di filo di seta venivano collocate in sacchetti e bollite in acqua saponata per eliminare la gomma naturale che poteva ostacolare la tintura. Venivano poi sciacquate in acqua pura e messe ad asciugare. Quelle di colore perlaceo venivano successivamente sbiancate con vapori di zolfo: così il filo bianco era pronto per la tessitura e la tintura.

Collocazione

Pescarolo ed Uniti (CR), Museo del Lino

Credits

Compilazione: Fassi, Giuseppina (2013)

Aggiornamento: Capra, Michela (2015)

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