Falcetto

Falcetto

Descrizione

Ambito culturale: ambito bresciano; Italia, Lombardia

Cronologia: sec. XX prima metàsec. XX prima metà

Categoria: attività agro-silvo-pastorali

Tipologia: falcetto

Materia e tecnica: ferro (riscaldamento, battitura, forgiatura, curvatura, tempratura, brunitura); ferro (molatura); legno (taglio, tornitura, levigatura, foratura)

Misure: 50 cm (intero)

Descrizione: Lama robusta e arcuata verso la punta, munita di prolungamento nella parte inferiore rettangolare, inserito entro il manico ligneo tornito e che fuoriesce da esso con un gancio ricurvo. L'unione tra il ferro e il manico è assicurata mediante un anello metallico.

Notizie storico-critiche: Dino Gregorio (1980) riporta che la forma e la lunghezza della lama e del manico del falcetto consentivano al contadino di lavorare in vita.
P. Scheuermeier (1980, vol. I, p. 55) riferisce che l'attrezzo era usata nella pianura lombarda anche per falciare l'erba lungo i pendii scoscesi e ripidi dei canali e dei fossati.
G.B. Muzzi (2001, p. 76) scrive che il falcetto da granoturco rispetto alla falce messoria aveva una lama più piccola ed era più robusto. La sua conformazione lo rendeva utile per il taglio degli steli di una certa consistenza, e per le cime (séme) che costituivano un ottimo foraggio per gli animali della stalla. L'operazione, piuttosto ingrata a causa del rilascio di polveri e spore, veniva condotta quando le cime erano ancora tenere e verdi.
Fonti di documentazione: 2/ 3

Collocazione

Mairano (BS), Museo della Civiltà Contadina "Dino Gregorio"

Credits

Compilazione: Capra, Michela (2010)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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