Pala

pianura bresciana

Pala

Descrizione

Ambito culturale: pianura bresciana; Italia, Lombardia

Cronologia: sec. XX prima metà

Categoria: attività agro-silvo-pastorali

Tipologia: pala

Materia e tecnica: legno (taglio, scortecciatura, intaglio, levigatura)

Misure: 28.5 cm x 115 cm (intero)

Descrizione: Oggetto formato da lungo e spesso manico cilindrico, più largo vicino alla pala, terminante con una pala cava a sezione trapezoidale, più larga sul fronte. Alcune fenditure longitudinali sulla pala sono state riparate con dello spesso filo di ferro e con una placca metallica di recupero sul fronte e una sul retro, inchiodate al legno.

Notizie storico-critiche: P. Scheuermeier (1980, vol. I, pp. 134-136) riferisce che la ventilazione veniva eseguita soltanto dove si trebbiava all'aperto e su un'aia aperta. Il mucchio di grani da pulire veniva lanciato in aria con pale e forche, possibilmente contro vento, in modo da dividere il grano buono da quello cattivo e dalla pula sia mediante l'effetto del lancio sia per mezzo del vento. Questo lavoro poteva durare anche alcune ore e veniva effettuato dagli uomini la sera della trebbiatura, oppure anche il giorno successivo alla brezza del mattino. Si spulava due o tre volte. Spesso, dopo la spulatura, veniva usato ancora un altro metodo per pulire (ad es. mediante un setaccio). Il ventilabro a pala cava era diffuso nell'Italia settentrionale. Misurava in lunghezza un metro e venti circa, di cui il manico misurava due terzi o quattro quinti della lunghezza complessiva. La parte che serviva a raccogliere i grani era piuttosto fonda e allargata sul davanti. Questa forma era tipica della Pianura Padana. Negli anni Venti del Novecento, benché la maggior parte del grano venisse trebbiata e pulita a macchina, la pala era ancora diffusa perché assai comoda e adatta ad attingere mais, frumento e riso. Come pala spulatrice veniva ancora comunemente usata per pulire mais, riso, miglio, leguminose, semi e anche castagne secche.
G.B. Muzzi (2001, p. 79) informa che le pale venivano talvolta rattoppate e rifinite con assicelle tenute unite all'intelaiatura con delle pezze di cuoio o del filo di ferro.
Fonti di documentazione: 3

Collocazione

Mairano (BS), Museo della Civiltà Contadina "Dino Gregorio"

Credits

Compilazione: Capra, Michela (2010)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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