Tagliafieno
Descrizione
Ambito culturale: pianura bresciana; Italia, Lombardia
Cronologia: sec. XX prima metàsec. XX prima metà
Categoria: attività agro-silvo-pastorali
Tipologia: tagliafieno
Materia e tecnica: legno (taglio, scortecciatura); ferro (riscaldamento, forgiatura, molatura, bollitura)
Misure: 55.5 cm x 88.5 cm (intero)
Descrizione: Il manico è diritto e cilindrico, più stretto all'estremità inferiore, dove è inserito entro un cilindro cavo, il cui prolungamento è piegato ad angolo retto, fungendo da staffa trasversale, e, più in basso, è munito di una lama concava.
Notizie storico-critiche: G.B. Muzzi (2001, p. 94) scrive che il tagliafieno dalla lama dal tagliente a forma triangolare è più evoluto rispetto a quello con lama a forma di mezzaluna. Aggiunge che, dopo essere stato tagliato in blocchi, il fieno veniva buttato con la forca nella fienaia (fenér), l'apposito spazio ricavato in un angolo della stalla sottostante attraverso la botola detta "büs del fenér". Un altro tipo di tagliafieno, dal ferro lungo, ondulato e simile ad una falce, con due manici per la presa, veniva utilizzato per tagliare il fieno che debordava dal piano del fienile (grónde), giacché toglieva luce alle finestre della stalla sottostante, mentre P. Scheuermeier (1980, vol. I, p. 63) indica che tale attrezzo serviva anche per tagliare la paglia e lo strame.
Fonti di documentazione: 3
Collocazione
Mairano (BS), Museo della Civiltà Contadina "Dino Gregorio"
Credits
Compilazione: Capra, Michela (2010)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/beni-etnoantropologici/schede/v2010-00080/
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