Ferro da bue

pianura bresciana

Ferro da bue

Descrizione

Ambito culturale: pianura bresciana; Italia, Lombardia

Cronologia: sec. XX prima metà

Categoria: attività artigianali

Tipologia: ferro da bue

Materia e tecnica: ferro (riscaldamento, battitura, forgiatura, curvatura, foratura)

Misure: 5.5 cm x 10 cm (intero)

Descrizione: Piccola piastra di ferro di forma trapezoidale, con angolo anteriore sinistro arrotondato, munita di un uncino sul lato destro della parte anteriore, detto fermaunghia. Lungo il lato ricurvo sono presenti tre fori per l'inserimento dei chiodi.

Notizie storico-critiche: G.B. Muzzi (2003, vol. II, p. 73) informa che essendo solitamente i cavalli, gli asini e i muli a essere ferrati dal maniscalco, si dimentica che anche nei bovini le unghie venivano protette attraverso delle piastre di ferro. In montagna, più che in pianura, le vacche sono state la forza motrice per gli aratri e i carri e le loro unghie più facilmente potevano essere offese dai sassi frammisti alla terra dei campi o consunte dal grave cammino su selciati o strade sconnesse. Si provvedeva con le #ciàpe# a difendere la parte esterna dell'unghia, quella su cui il peso dell'animale gravava maggiormente.
Fonte di documentazione: 3

Collocazione

Mairano (BS), Museo della Civiltà Contadina "Dino Gregorio"

Credits

Compilazione: Gregorio, Michela (2017)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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