Torchio a vite
ambito scalvino
Descrizione
Ambito culturale: ambito scalvino
Cronologia: 1859
Categoria: attività artigianali
Tipologia: torchio a vite
Materia e tecnica: pietra; legno (sagomatura, intaglio); ferro (battitura)
Misure: 420 cm x 125 cm x 255 cm
Descrizione: La grande macchina, costituita da una massiccia struttura in pietra, era azionata mediante il palo collegato alla ruota interna.
Notizie storico-critiche: Dopo la macinatura e la setacciatura, l'ultima operazione per ottenere l'olio di lino era la spremitura al torchio a vite. Questa grande macchina, costituita da una massiccia struttura in pietra, risale del 1859. Rimase in funzione per cento anni, almeno fino ai primi anni Sessenta del Novecento. Per farla funzionare, gli uomini, ma più frequentemente donne e ragazzi, salivano sulla ruota e la facevano girare camminando al suo interno. Dal beccuccio del fossetto di raccolta sgorgava l'olio che veniva raccolto e conservato in bidocini mentre la farina di linosa spremuta poteva essere usata per l'alimentazione animale oppure, previo riscaldamento e avvolgimento in una pezzuola, usata per fare cataplasmi benefici contro le affezioni dell'apparato respiratorio.
Collocazione
Schilpario (BG), Museo Etnografico
Credits
Compilazione: Civai, Alessandra (2017); Fracassetti, Lisa (2017)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/beni-etnoantropologici/schede/y3010-00245/
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